FAQ

Generiche

 

Cosa si intende per anticipo?

L’anticipo permette una riduzione del canone di noleggio a fronte del versamento anticipato di parte del capitale; corrispondendo, infatti, una percentuale compresa tra il 10% ed il 40% del valore del listino dell’auto, viene proporzionalmente calcolato un canone mensile che tenga conto della restante quota finanziaria e dei servizi inclusi. L’importo versato dal cliente sarà fatturato applicando imposta sul valore aggiunto e costituisce quota finanziaria dei canoni.

Cosa si intende per deposito cauzionale?

E’ un deposito infruttifero stabilito in misura al singolo ordine. Il locatore ha facoltà di determinare la misura di tale deposito senza alcun limite specifico se non quello ricavabile dai principi generali della proporzionalità rispetto all’interesse che si intende perseguire ovvero della garanzia dell’adempimento delle obbligazioni di pagamento del canone di noleggio e degli oneri accessori. L’importo versato dal cliente sarà fatturato Fuori campo art. 2, comma 3, lettera a) Dpr 633/42 e restituito alla scadenza del contratto.

Chi ha diritto alla deducibilità totale dei costi del NLT?

Veicoli adibiti ad uso pubblico;

Veicoli utilizzati esclusivamente come beni strumentali all’attività dell’impresa.

Lavoratori autonomi

 

Rappresentante o agente di commercio

Veicoli concessi ad agenti di commercio e rappresentanti, ovvero coloro che assumono, stabilmente e dietro retribuzione, l'incarico di promuovere contratti in una zona determinata (art. 1742 c.c.), avvalendosi di una propria autonoma organizzazione e a proprio rischio. L'agente assume il nome di rappresentante di commercio quando, oltre a promuovere la conclusione di contratti, ha anche il potere di concluderli in nome e per conto del soggetto a favore del quale presta la propria opera.

DEDUCIBILITÀ
NOLEGGIO 80%*
SERVIZI 80%

DETRAIBILITÀ
NOLEGGIO 100%
SERVIZI 100%

* Fino a € 5.164,57 con ragguaglio annuo e limitatamente al singolo veicolo.

Professionista

Veicoli concessi a Professionisti o esercente arte e professione in forma individuale, si definisce tale colui che, avvalendosi di uno specifico titolo di studio, svolge attività di carattere intellettuale senza avere datori di lavoro e con un impiego minimo di persone, mezzi e capitali (Art. 2222 e seguenti c.c.). È imprenditore chi esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi (Art. 2082 e seguenti cc).

DEDUCIBILITÀ
NOLEGGIO 20%*
SERVIZI 20%
DETRAIBILITÀ
NOLEGGIO 40%
SERVIZI 40%

* Fino a € 5.164,57 con ragguaglio annuo e limitatamente al singolo veicolo

Società semplice o associazione

E' una società di persone che può esercitare solo attività non commerciali ed è iscritta in una sezione speciale del registro delle imprese (art. 2251 e 2290 c.c.). L'associazione, invece, è un ente senza finalità di lucro costituito da un insieme di persone fisiche o giuridiche legate dal perseguimento di uno scopo comune (art. 14 e seguenti).

DEDUCIBILITÀ
NOLEGGIO 20%*
SERVIZI 20%

DETRAIBILITÀ
NOLEGGIO 40%
SERVIZI 40%

* Fino a € 5.164,57 con ragguaglio annuo ed limitatamente ad un solo veicoli per ciascun socio o associato

Imprese

 

Uso strumentale dell'attività d’impresa

I veicoli sono strumentali all'attività dell'impresa solo nella misura in cui sono essenziali al suo svolgimento, tanto che l'attività stessa non potrebbe essere svolta senza di essi (Circolare dell'A. delle E. n. 48/E - III - 17104 del 10 febbraio 1998).

DEDUCIBILITÀ
NOLEGGIO 100%
SERVIZI 100%

DETRAIBILITÀ
NOLEGGIO 100%
SERVIZI 100%

Uso non strumentale del veicolo

Si tratta di tutti i casi in cui il veicolo non può essere considerato strumentale all'attività d'impresa (ossia indispensabile) ma è a disposizione della stessa (Art. 164 comma 1 DPR 917/1986 - TUIR).

DEDUCIBILITÀ
NOLEGGIO 20%*
SERVIZI 20%

DETRAIBILITÀ
NOLEGGIO 40%
SERVIZI 40%

* Fino a € 5.164,57 con ragguaglio annuo e limitatamente al singolo veicolo

Uso promiscuo

L'utilizzo promiscuo si verifica nei casi in cui il mezzo di trasporto viene utilizzato sia per finalità lavorative che per esigenze personali (Risoluzione Ministero Economia e Finanze 20 febbraio 2008, n 6/ DPF). Si parla di uso promiscuo quando il datore di lavoro assegna ad uno specifico dipendente il veicolo al fine di espletare l’attività di lavoro ed abbia consentito anche l’uso personale dello stesso.

DEDUCIBILITÀ
NOLEGGIO 70%
SERVIZI 70%

DETRAIBILITÀ
NOLEGGIO 40%
SERVIZI 40%

Nel caso in cui il veicolo sia consesso in uso promiscuo a dipendente per un periodo inferiore alla maggior parte del periodo d’imposta (< 180 gg + 1) la deducibilità del costo è la seguente: DEDUCIBILITÀ
NOLEGGIO 20%*
SERVIZI 20%

DETRAIBILITÀ
NOLEGGIO 40%
SERVIZI 40%

*Fino a € 5.164,57 con ragguaglio annuo e limitatamente al singolo veicolo

Amministratore

 

Cosa sono i Fringe benefit?

In tutti i casi di uso promiscuo (e quindi di utilizzo del veicolo sia per finalità lavorative che per esigenze personali) il dipendente beneficia di una retribuzione in natura (fringe benefit) che concorre a formare reddito e ad accrescere la base imponibile.
In busta paga, pertanto, va incluso un importo calcolato moltiplicando il costo chilometrico di esercizio del veicolo (tabelle ACI) per una percorrenza annua forfettaria di 4.500 Km (30% di 15.000 Km). (Art. 51 comma 4 lettera “a” del TUIR).

Le tabelle ACI sono disponibili sul sito:http://www.aci.it/i-servizi/servizi-online/fringe-benefit.html

Qual è il trattamento fiscale in caso di veicoli assegnati ad amministratori?
Gli autoveicoli possono essere attribuiti ad amministratori legati all’azienda con un contratto di collaborazione.
Il trattamento fiscale varia a seconda del tipo di utilizzo:

USO PROMISCUO
L’uso promiscuo si verifica nei casi in cui il mezzo di trasporto viene utilizzato sia per finalità lavorative che per esigenze personali (Circolare Agenzia delle Entrate del 19 gennaio 2007, n.1/E).

DEDUCIBILITÀ
FRINGE BENEFIT 30%*
COSTI ECCEDENTI 20%

DETRAIBILITÀ
COSTI ECCEDENTI 40%

* Compenso spettante all’amministratore, ad una percorrenza convenzionale di 15.000 Km calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalla tabelle Aci

USO PERSONALE esclusivo
In questo caso l’assegnazione costituisce compenso in natura da valorizzare al valore normale (canone medio di noleggio) e, pertanto tutte le spese deducibili nei limiti in cui concorrono a formare il suddetto compenso (Art. 95 del Tuir).

Autocarri

 

Qual è la definizione di autocarro?

Si tratta di veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all'uso o al trasporto delle cose stesse (Art. 54, comma 1, lettera d) del codice della strada.

I costi sostenuti in caso di veicolo immatricolato come autocarro sono sempre deducibili integralmente?
No, ci sono elementi che impattano sulla deducibilità integrale o parziale indipendentemente da come sia stato immatricolato il mezzo.

Quali sono i criteri da utilizzare per equiparare un veicolo immatricolato autocarro ad una autovettura?
(Provvedimento Agenzia delle Entrate n.181492 del 6/12/2006)
Gli elementi per la verifica vanno desunti dalla lettura del libretto di circolazione dell’autocarro. L’autocarro non potrà beneficiare della deduzione integrale se il libretto di circolazione riporta congiuntamente le seguenti indicazioni:

Immatricolazione come N1;

Codice carrozzeria F0 (effe zero);

Numero posti consentiti per conducente e passeggeri di quattro o più.

Qualora siano presenti tutte e tre le caratteristiche sopra riportate sarà necessario (e decisivo) ricorrere al conteggio utilizzando la formula indicata nel provvedimento, ovvero:

IMMATRICOLAZIONE =
kW = potenza motore in kilowatt
P = portata del veicolo
Mc = massa complessiva
T(t) = tara espressa in tonnellate

Se il rapporto è < 180 il veicolo può essere considerato anche fiscalmente autocarro, pertanto i costi sostenuti sono deducibili al 100% (e l’iva detraibile al 100%). Se il rapporto è >= 180 l’autocarro dovrà essere considerato fiscalmente come autovettura e la deduzione dipenderà dall’uso del mezzo.

Ai fini IVA quali sono i casi in cui la detraibilità è totale?
Autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e di cose carrozzati a pianale o a cassone con cabina profonda o a furgone anche fenestrato con motore di cilindrata superiore a 2.000 centimetri cubici o con motore diesel superiore a 2.500 centimetri cubici (c.d “beni di lusso elencati nella tabella B del Dpr 633/42) che formano oggetto dell’attività d’impresa; l’onere della prova spetta all’impresa. (Art.1 comma 261, lett. e) Legge 244/2007 (Finanziaria 2008).

Inoltre:

Veicoli utilizzati come beni strumentali;

Veicoli adibiti ad uso pubblico;

Agenti di commercio e rappresentanti.

Ai fini IVA quali sono i casi in cui la detraibilità parziale?
Veicoli in uso a professionisti;

Veicoli in uso promiscuo;

Veicoli non assegnati.

In tutti questi casi l’IVA è detraibile al 40%.

Mobilità elettrica

 

È possibile ricaricare l’auto elettrica a casa?

Sì. La casa è il punto di ricarica più comune e utilizzato. Basta installare nel box o in prossimità del posto auto una delle infrastrutture di ricarica disponibili (Box Station e Pole Station) e collegare il veicolo alla presa di corrente mentre è in sosta.

Devo chiedere un nuovo contatore o aumentare la potenza di quello esistente?

Puoi ricaricare l’auto elettrica collegandola al contatore di casa, anche con una potenza di 3 kW: in questo caso è raccomandabile ricaricare di notte quando gli altri elettrodomestici della casa non sono in funzione. Altrimenti è consigliabile un aumento di potenza a 4,5 kW per un uso ottimale della ricarica con il resto dei consumi domestici.

Devo rivolgermi al gestore di rete?

No, devi contattarlo solo se richiedi un aumento di potenza. L’auto elettrica è come un “normale” elettrodomestico: per ricaricarla non servono permessi né autorizzazioni.

Cos’è la Box Station?

È l’infrastruttura di Enel X progettata per la ricarica domestica dei veicoli elettrici. Viene installata a parete in un luogo privato come il box o il garage del proprietario dell'auto e ha le seguenti caratteristiche.

Supporta due standard di connettori: presa tipo 3A (Scame) e tipo 2 (Mennekes).

Entrambe le prese consentono l’utilizzo di una sola fase, con un assorbimento massimo di 16 A e 230 V, per una potenza di 3.3 kW

Gestisce una ricarica alla volta, cioè non è ammesso l’uso simultaneo di entrambe le prese.

Il tempo medio di ricarica per un'auto elettrica con capacità 20 kWh è di circa 7 ore.

Poiché la maggioranza delle auto elettriche è dotata di un impianto a corrente alternata (AC), lo stesso tipo di corrente che alimenta le abitazioni, la ricarica tramite Box station si rivela molto comoda

Cos’è la Pole Station?

È l’infrastruttura di Enel X progettata per ricaricare fino a due auto elettriche in luoghi pubblici o privati. Viene installata in luoghi aperti al pubblico come strade o parcheggi e ha le seguenti caratteristiche.

Supporta due standard di connettori: presa tipo 3A (Scame) e tipo 2 (Mennekes.

Le prese consentono l’utilizzo di una sola fase o di tre fasi a seconda delle tipologia scelta, con un assorbimento massimo di 16A a 230V, per una potenza di 3.3kW e con un assorbimento massimo di 32A a 400V, per una potenza di 22kW.

Gestisce due ricariche alla volta, è ammesso l’uso simultaneo di entrambe le prese.

Il tempo medio di ricarica per un'auto elettrica con capacità 20 kWh è di circa 1 ora su presa con potenza di 22kW, è di circa 7 ore su presa con potenza di 3.3kW.

Come funziona la ricarica?

Ricaricare un veicolo elettrico con una Box Station o una Pole Station è semplice e intuitivo. Basta eseguire queste semplici operazioni.

Effettuare l'identificazione della card accostandola sulla zona attiva posta al di sotto dello sportellino. Collegare un'estremità del cavo alla presa del veicolo elettrico e successivamente alla presa della Box station/Pole Station.

L'auto elettrica e la Box Station/Pole Station vengono collegate e parte la ricarica. Durante la ricarica verrà visualizzato il prelievo di energia espresso in Wattora (Wh).

Per sbloccare il cavo o interrompere in qualsiasi momento la ricarica è necessario accostare la card all’area attiva per l’identificazione. La Box Station/Pole Station comunicherà al sistema i kWh utilizzati che verranno addebitati in bolletta.

Quante tipologie di ricarica esistono?

Sono disponibili 3 tipologie di ricarica, che si differenziano per velocità e capacità

Ricarica lenta. Impiega da 6 a 8 ore per la ricarica completa del veicolo. La potenza è inferiore ai 10 kW.

Ricarica quick. La ricarica completa varia da 2 a 3 ore con una potenza erogabile di 22 kW.

Ricarica rapida. Funziona sia con corrente alternata sia con corrente continua ed offre tempi più veloci rispetto a tutti gli altri tipi di ricarica.

Quante sono le tipologie di connettori per la ricarica?

Esistono 5 tipologie di connettori.

Tipo 1. Per ricariche monofase in corrente alternata, per una potenza massima di ricarica di circa 7,3 kW, corrispondente a una corrente massima di 32A e una tensione di 230V. Si trova solo sul veicolo.

Tipo 2. Si usa per la ricarica in corrente alternata (AC) sia monofase sia trifase fino a 63 A, per una potenza massima di 43 kW. Si trova sia sul veicolo sia sulla colonnina.

Tipo 3. Può essere di due tipologie, 3A (diffuso in Italia) e 3C (diffuso in Francia). Il tipo 3A è alimentato in monofase 16 A per una potenza massima di 3 kW. Sono presenti solo sulla colonnina.

Tipo Chademo. È lo standard per la ricarica veloce in corrente continua e può fornire una potenza fino a 50 kW a una tensione di 500 V e corrente continua di 125 A con connettori dimensionati per supportare anche 100 kW di potenza.

Tipo Combo 2. È il connettore per la ricarica in corrente continua e può superare la potenza di 100 kW. Supporta anche la ricarica lenta, inglobando il connettore di tipo 2.

Quanto tempo serve per la ricarica?

Dipende dalla potenza con cui si ricarica e dalla potenza massima accettata dal caricabatteria del veicolo: nel caso i due valori fossero diversi tra loro, guida il più basso. Maggiore è la potenza, più veloce è la ricarica. Ovviamente il tempo di ricarica dipende anche dalla “quantità” di energia: fare il pieno occupa più tempo rispetto a un rabbocco perché richiede una maggiore ricarica di energia.

Quanto consuma la ricarica di un’auto elettrica?

Dipende dalla capienza della batteria dell’auto. Ad esempio se fai il pieno a un veicolo con una batteria da 16 kWh in bolletta ti verrà conteggiato un consumo pari a 16 kWh.Il costo è quello del piano tariffario previsto dal tuo operatore per l’energia elettrica.

Quanto costa una ricarica completa?

Dipende dalla capienza della batteria del veicolo. Ti verrà applicato il costo per kW secondo il piano tariffario previsto dal tuo operatore per l’energia elettrica.